Fondi pensione istruzioni per l’uso
Con questa serie di articoli Galeno intende illustrare attraverso un linguaggio semplice e diretto cos’è la previdenza complementare, quali sono le forme pensionistiche complementari alle quali si può aderire e cosa è necessario conoscere per scegliere in modo informato il piano previdenziale più adatto alle proprie esigenze.
Perché la previdenza complementare
A partire dagli anni ‘90 il nostro sistema pensionistico è stato profondamente modificato. I motivi principali di questi cambiamenti sono stati il progressivo aumento della durata della vita media (che determina un allungamento del periodo di pagamento delle pensioni) e il rallentamento della crescita economica (che causa una riduzione dell’ammontare dei contributi necessari a pagare le pensioni).
In particolare:
- sono state innalzate sia l’età richiesta per andare in pensione sia l’anzianità contributiva minima
- l’importo della pensione viene collegato:
- all’ammontare dei contributi versati durante tutta la vita lavorativa e non più alle ultime retribuzioni percepite
- alla crescita del prodotto interno lordo (PIL)
- alla durata media del periodo di pagamento della pensione (la cosiddetta “speranza di vita” al momento del pensionamento)
- la pensione viene rivalutata unicamente sulla base dell’inflazione, ovvero l’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi, e non più in base all’aumento delle retribuzioni che, generalmente, è più elevato. Tali modifiche fanno sì che, nel futuro, le nuove pensioni saranno nel tempo sempre più basse in rapporto all’ultima retribuzione percepita: il cosiddetto tasso di sostituzione. È questa la ragione principale per cui alla previdenza obbligatoria viene affiancato il secondo pilastro del sistema, la previdenza complementare. Il quadro normativo di riferimento della previdenza complementare è attualmente delineato nel decreto legislativo 252 del 2005.
Qual è l’obiettivo
Aderire alla previdenza complementare significa accantonare regolarmente una parte dei propri risparmi durante la vita lavorativa per ottenere una pensione che si aggiunge a quella corrisposta dalla previdenza obbligatoria. La previdenza complementare rappresenta un’opportunità di risparmio a cui lo Stato riconosce agevolazioni fiscali di cui altre forme di risparmio non beneficiano. L’agevolazione vale anche nel caso in cui si effettuano versamenti a favore di familiari che sono fiscalmente a proprio carico. Ecco perché, prima di aderire alla previdenza complementare, è importante che si compiano alcune valutazioni sulla propria situazione lavorativa, sul proprio patrimonio personale e sulle proprie aspettative pensionistiche:
- per un lavoratore giovane, per il quale le modifiche del sistema pensionistico provocano un abbassamento significativo della pensione obbligatoria, rispetto a quella degli attuali pensionati, diventa importante pensare per tempo a costruirsi una pensione complementare
- aderendo alla previdenza complementare si può beneficiare di vantaggi fiscali e, se si è un lavoratore dipendente, si può avere diritto al contributo del datore di lavoro.
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