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Premio Galeno Eleonora Cantamessa 2019: la cerimonia di premiazione

La premiazione della sesta edizione del premio per giovani medici dedicato alla ginecologa uccisa nel 2013 mentre soccorreva un uomo ferito

Premio Cantamessa 2019: il bando di Galeno per giovani mediciC’è un ragazzo che si chiama Roberto. Ogni tanto scrive alla pagina Facebook dedicata a Eleonora Cantamessa.

Le racconta che grazie a lei ha trovato il coraggio di cambiare vita e diventare un infermiere: “Oggi continuo a trasmettere il tuo messaggio di amore verso le persone, soprattutto quelle che soffrono”.

Le parole affettuose di Roberto attraversano la sala assembleare dell’Enpam a Roma, lette da una commossa Mariella Armati.

Nonostante l’influenza la signora Armati ha trovato la forza per essere presente alla cerimonia del premio intitolato alla figlia: “Purtroppo se ne è andata ancora ragazza, quando avrebbe potuto fare ancora molto”.

Eleonora non c’è più, ma il suo impegno continua a vivere.

Premio Galeno Eleonora Cantamessa 2019Vive nei progetti premiati venerdì 7 febbraio da Cassa Galeno, come quello di Danilo Buonsenso, pediatra del Policlinico Gemelli, che grazie ai fondi ricevuti completerà un progetto di volontariato in Sierra Leone formando medici locali all’ecografia point-of-care.

Il collega Andrea Piccioni, internista, anche lui al Gemelli, si dedicherà a un progetto di ricerca sul ruolo del microbiota intestinale nelle sindromi coronariche acute.

E Gerarda Cappuccio, pediatra dottoranda all’Università Federico II di Napoli, realizzerà un progetto di ricerca sul ruolo del DNA non codificante nei disturbi dello spettro autistico presso il dipartimento di genetica del Baylor College, a Houston, Texas.

A loro si affiancano i progetti dei medici ai quali è stata riconosciuta una menzione speciale dalla commissione: Riccardo Battaglia, Luca Cantini, Sara Manti, Marco Valerio Mariani, Luca Pasquini, Maria Beatrice Zazzara.

“La medicina funziona quando è per tutti”. Marco Pavani, responsabile relazioni istituzionali della Comunità di Sant’Egidio, racconta l’impegno della comunità per la salute delle persone più fragili: “Oggi abbiamo più di 100mila bambini nati sani da mamme sieropositive in undici paesi africani”. Il ricordo di Eleonora diventa l’occasione per lanciare un appello: “Abbiamo bisogno di medici, in Africa e in Italia. Sul sito www.santegidio.org trovate tutti i nostri recapiti, saremo felici di collaborare”.

Da Galeno un fondo per i medici vittime di aggressioni

Il premio Cantamessa è stato l’occasione per lanciare l’ultima novità di Galeno: un fondo per supportare i soci vittime di aggressioni. “Galeno si basa sul principio della massima solidarietà nei confronti dei propri soci – ha sottolineato il presidente della cooperativa Aristide Missiroli – di fronte a quella che è ormai un’emergenza abbiamo ritenuto che Galeno dovesse intervenire”.

“Molti colleghi mi chiamano e mi dicono: ieri sera sono stato picchiato, ho fatto denuncia e ora mi sento solo” Mariagrazia Terenzio, consigliera Galeno, ha spiegato come è nata l’idea del fondo, che opererà su diversi fronti: “Attività di prevenzione, ad esempio corsi di formazione per migliorare il rapporto medico-paziente, aiuti economici per le giornate di lavoro perse, assistenza legale e supporto psicologico”.

Rodolfo Lena, presidente della Prima commissione affari istituzionali della Regione Lazio, ha ribadito la presenza delle istituzioni per portare avanti battaglie di dignità: “Ho presentato un emendamento che impone alla giunta regionale di lavorare a un regolamento per la costituzione diretta da parte civile delle Asl nei confronti delle persone che aggrediscono medici, infermieri e personale sanitario”.

La FNOMCeO, Federazione nazionale degli ordini dei medici e odontoiatri, ha recentemente presentato un docufilm dal titolo Notturno, che denuncia la violenza contro i medici e la solitudine cui sono sottoposti. “Anche l’Ordine di Roma sta lavorando a una campagna di sensibilizzazione, in collaborazione con personaggi dello spettacolo e dello sport” ha anticipato Antonio Magi, presidente OMCeO Roma.

 

Ad accogliere con favore il fondo Galeno anche Antonio Lanzone, Direttore del centro studi per la tutela della madre e del concepito dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Tra i fattori sui quali intervenire c’è infatti, secondo Lanzone, proprio la comunicazione medico-paziente: “Credo che i corsi di specializzazione debbano fare un salto qualitativo importante”.

Nel giorno dedicato a Eleonora Cantamessa, che ha dato la vita per difendere la vita, nascono nuovi modi di pensare la professione, perché i medici non siano più soli. “Il nostro dovere come medici è prendere in carico il paziente. Cassa Galeno vuole invece prendere in carico il medico, sotto ogni punto di vista” ha concluso Mariagrazia Terenzio.