L'UNICA CASSA MUTUA COOPERATIVA
CREATA DAI MEDICI PER I MEDICI

Fondo solidarietà: la testimonianza del dottor Paolini da Arquata del Tronto

Italo Paolini, medico di medicina generale ad Arquata del Tronto, tra i comuni più danneggiati dal terremoto in centro Italia

Cassa Galeno è stata fondata ed è gestita da un gruppo di medici e odontoiatri con l’obiettivo di tutelare sé stessi, i propri colleghi e le proprie famiglie da ogni avversità. In questo spirito di mutuo aiuto si inserisce il fondo di solidarietà, alimentato dai soci stessi tramite:

  • Una ritenuta dell’1% sui rimborsi di spese sanitarie o da infortunio, applicata dalla Cassa al momento della liquidazione
  • Un contributo una tantum pagato al momento dell’iscrizione

Tale fondo viene utilizzato, su deliberazione del consiglio di amministrazione, per aiutare i soci che si trovino in situazioni eccezionali di bisogno. Dopo il terremoto in centro Italia, ad esempio, la Cassa ha coperto una parte dei contributi versati dai soci interessati dal sisma.

Il dott. Italo paolini, socio Galeno“Il comune era composto da 13 piccole frazioni, solo in due ci sono ancora case agibili. Tre quarti del territorio non sono più abitabili”. A parlare è Italo Paolini, medico di medicina generale ad Arquata del Tronto, tra i comuni più danneggiati dal terremoto in centro Italia. Qui hanno perso la vita 51 persone. E qui Paolini non ha mai smesso di esercitare la sua professione: “Sono nato e vivo tuttora ad Arquata. Subito dopo il sisma mi sono messo a disposizione per garantire l’assistenza sanitaria alla popolazione. Prima in una tenda allestita dalla Protezione civile, poi in un container e oggi in un ambulatorio prefabbricato”.

I suoi pazienti il dottor Paolini non li ha lasciati mai: “Abbiamo attraversato varie fasi. Dal 24 agosto al 30 ottobre c’era ancora tutta la popolazione, sebbene distribuita in varie tendopoli. Dopo il 30 ottobre c’è stata l’evacuazione totale di Arquata. I miei pazienti continuavano a venire nell’ambulatorio-container da Ascoli e San Benedetto. Per agevolare le persone che erano negli alberghi sulla costa ho trovato ospitalità da un collega che ha lo studio a San Benedetto”.

Con la distribuzione dei moduli abitativi provvisori la popolazione sta rientrando, ma la situazione resta pesante: “Già prima del terremoto Arquata era un piccolo comune, poco più di 1.100 abitanti. Ad oggi sono tornate solo 550 persone. È una distruzione difficile da descrivere. La rimozione delle macerie va avanti, ma la comunità è disgregata”. A tutto ciò si aggiungono le condizioni climatiche che, con l’arrivo dell’inverno, si fanno sempre più dure: “l’unico segnale di speranza è l’apertura dello stabilimento Tod’s avvenuta nei giorni scorsi, perché il lavoro è sempre una cura”.

L’offerta del fondo di solidarietà Galeno ha rappresentato per Paolini una dimostrazione sincera di vicinanza: “Sono socio della Cassa da tanti anni e mi ha fatto davvero piacere ricevere la solidarietà dei colleghi. I rimborsi dei contributi versati, che mi sono stati garantiti senza che li avessi richiesti, sono un gesto che ho apprezzato prima di tutto per il valore simbolico, oltre che per l’aspetto economico”.

Nella puntata del 15 dicembre del programma televisivo Propaganda Live – in onda su la 7 – il dott. Paolini ha accompagnato Diego Bianchi ad Arquata del Tronto per mostrare l’attuale situazione del comune. Puoi vedere il servizio dal minuto -1:38:29

Clicca qui per vedere la puntata

 

Anteprima del programma Propaganda live, clicca per vedere la puntata

Regolamento Galeno 2018: tante novità per i soci

Il Comitato scientifico è costantemente impegnato in un’attività di monitoraggio e di revisione del regolamento Galeno.
L’obiettivo è quello di adeguarlo all’evolversi delle pratiche sanitarie, rendendolo sempre più aderente alle esigenze dei soci.

Anticipiamo alcune importanti novità che sono già operative dal 1° gennaio:

  • le prestazioni offerte ai soci sono estese alla prevenzione oncologica, MOC e cardiovascolare. Per le prestazioni extraricovero, invece, sono introdotte quelle per campo visivo, villocentesi, laringoscopia, holter pressorio ed eco stress
  • è stata introdotta una nuova versione di Ltc “danni” per i soci aderenti al piano Cent’anni
  • è stato applicato il meccanismo di super valutazione degli arti superiori.

A partire dai primi di gennaio 2018 sarà reso disponibile on line il regolamento 2018.

Pediatria per l’emergenza onlus: accanto ai più indifesi, sempre

L'associazione di volontariato che forma i pediatri a operare durante le emergenze

L’associazione di volontariato che forma i pediatri a operare durante terremoti e catastrofi per soccorrere i più piccoli

“Non basta fare presto, devi portare assistenza qualificata. Soccorrere un bambino di sei mesi non è come soccorrere un adulto”. Antonio Masetti, socio Galeno, è pediatria e vicepresidente dell’associazione Pediatria per l’emergenza onlus. Si tratta di una realtà nata dopo il terremoto dell’Aquila del 2006, che ha rappresentato un vero e proprio spartiacque per le attività di soccorso alle popolazioni colpite da catastrofi. “Prima del sisma in Abruzzo – spiega Masetti – il pediatra non era una figura coinvolta nelle fasi iniziali delle emergenze. In quell’occasione io ed altri medici e infermieri che operavano in associazioni impegnate nei soccorsi in emergenza riuscimmo a garantire assistenza pediatrica h24 sia nell’ospedale dell’Aquila, sia nelle numerose tendopoli allestite”.

Da quell’esperienza è stata compresa l’importanza di garantire il pronto soccorso pediatrico ed è stato strutturato un nuovo modulo assistenziale: “Oggi il pediatra è una delle figure presenti nei Pass, posti di assistenza socio sanitaria, ossia veri e propri poliambulatori che operano nel medio lungo periodo per assicurare l’assistenza socio sanitaria di base alle popolazioni colpite da catastrofi”.

Antonio Masetti e Paolo Calafiore
Paolo Calafiore e Antonio Masetti, rispettivamente presidente e vicepresidente di Pediatria per l’emergenza onlus

Pediatria per l’emergenza onlus si occupa di formare medici e infermieri in grado di intervenire durante le emergenze, dalla prima fase di assistenza al supporto successivo: “L’aspetto fondamentale è la situazione critica in cui medici e infermieri si trovano a operare. Un conto è visitare un bambino nel tuo ambulatorio, rispetto a un bambino catapultato in una realtà difficile come quella delle tende, dove i piccoli soffrono il caldo e il freddo e patiscono i disagi del sovraffollamento”.

Oggi l’associazione conta circa 400 aderenti tra medici e infermieri: “Siamo inseriti nel sistema di Protezione civile, facciamo parte della Consulta nazionale del volontariato e siamo presenti in quasi tutte le regioni con nuclei accreditati” spiega Masetti. “Ci finanziamo tramite donazioni e organizzando corsi rivolti ad altri pediatri sulle tematiche dell’emergenza”.
Grazie all’esperienza maturata Pediatria per l’emergenza onlus è riuscita a garantire assistenza anche alle popolazioni migranti, in momenti critici che hanno visto un forte afflusso di persone nelle città di Roma e Milano. “La nostra sensibilità ci ha spinti, inoltre, a intervenire dove l’emergenza è purtroppo una condizione quotidiana: circa quattro anni fa abbiamo realizzato un centro sanitario completo in Kenya dove formiamo medici locali”.

Per Masetti l’assistenza pediatrica qualificata in situazioni di emergenza è un diritto da ribadire con forza: “Ancora oggi in Italia difficilmente si riesce a garantire la presenza del pediatra nelle prime 48 ore dall’emergenza”. Una presenza che può davvero fare la differenza: “Il secondo giorno che eravamo ad Amatrice ad assistere le popolazioni colpite dal sisma siamo arrivati in una zona completamente isolata, dove si pensava che non ci fossero più bambini da evacuare. Era talmente difficile arrivarci che solo grazie all’aiuto di un gruppo di motociclisti siamo riusciti a raggiungerla. E lì, in un riparo di fortuna, abbiamo trovato questa famiglia: papà, mamma e tre bambini, il più piccolo ancora attaccato al seno. Erano lì a sperare che qualcuno li salvasse

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Email: info@pediatriaemergenze.it
Sito web (in allestimento): www.pediatriaemergenze.it