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Recensione del libro “Taormina, storia di una reincarnazione”

La nuova rubrica per Cultura Medica è dedicata a libri e film che parlano di medici e pazienti e, puntando i riflettori sul mondo della Medicina e sul ruolo del medico, lasciano un segno nell’immaginario del lettore/spettatore. Perché la Medicina e l’Arte si appartengono più di quanto si possa immaginare, avendo entrambe al proprio centro l’uomo. La dott.ssa Maria Teresa Fiumanò, socia di Galeno, incarna alla perfezione questa unione tra la Medicina e l’Arte in quanto dottoressa specializzata in neurologia, criminologia e psichiatria forense e autrice di numerosi testi scientifici, di un libro incentrato sulle problematiche esistenziali e legali riguardanti il fenomeno del transessualismo intitolato “Trans-sesso”, di due raccolte di racconti “I peccati del lago” e “Isole controcorrente” e dei romanzi “La marchesa Casati” e “Le storie misteriose di Arcore”. 

Taormina, storia di una reincarnazione

Giordano Bruno scriveva:

“Io ho ritenuto e ritengo che le anime siano immortali… I Cattolici insegnano che non passano da un corpo in un altro, ma vanno in Paradiso, nel Purgatorio o nell’Inferno. Ma io ho ragionato profondamente e, parlando da filosofo, poiché l’anima non si trova senza corpo e tuttavia non è corpo, può essere in un corpo o in un altro, o passare da un corpo all’altro. Questo, se anche può non esser vero, è almeno verosimile, secondo l’opinione di Pitagora.”

Taormina, storia di una reincarnazioneDeja-vu e reincarnazione: è possibile un legame?

Maria Teresa Fiumanò, socia Galeno, con il suo ultimo scritto Taormina, storia di una reincarnazione rende questa unione possibile raccontandoci la storia di Biancamaria, la protagonista del libro.

Biancamaria è un’affermata cosmologa originaria di Torino in trasferta a Taormina per fare da relatrice ad un importante congresso scientifico.

In questa terra così cruda e selvaggia si imbatte in una misteriosa villa, ormai trascurata e abbandonata, in cui gli anni trascorsi e l’assenza di cure hanno permesso che un fitto e logoro velo di polvere si posasse su di essa e sul suo antico e ormai cessato splendore.

Al cospetto di questo imponente edificio, Biancamaria, attraverso un susseguirsi di immagini, ricordi evanescenti e suggestioni, vive un’esperienza che cambierà drasticamente la sua esistenza: un deja-vu. Vede la villa come era un tempo, curata, imponente, viva e, tramite un misterioso processo di scrittura automatica, scopre un’altra lei, vissuta tanti anni prima.

Si racconta come una donna diversa. Nata e cresciuta nella calda, ribelle e sensuale Taormina e non nella rigida, severa e composta Torino, città dove la Biancamaria del presente ha sempre vissuto insieme alla sua nobile e tradizionale famiglia.

La Biancamaria del passato è una donna completamente diversa: sfrontata, ribelle, egoista, non attaccata, almeno in apparenza, ai legami.

Solo una cosa lega le due: gli errori commessi e ancora non risolti.

In queste pagine, si rivelano la luce e le ombre di Biancamaria; si svelano proprio lì, a Taormina, terra di sole, di passione e di trasgressione, i lati più torbidi e oscuri del suo intimo io.

Taormina, storia di una reincarnazione di Maria Teresa Fiumanò è una storia di ricerca, di redenzione e di accettazione. In questo viaggio alla scoperta di sé, Biancamaria imparerà a comprendersi, a perdonarsi, ad accettarsi e a provare, finalmente, il piacere dell’esistenza.

 “La nostra sofferenza pregressa non è stata che la premessa del mio e del suo riscatto. La vita mi appartiene e io appartengo alla vita in un modo che non avrei mai immaginato possibile”.