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Una sindrome connessa all’uso delle nuove tecnologie. Il Dott. Massimo Massarella: “Se la patologia viene trascurata degenera in una tenosinovite stenosante o Morbo di De Quervain”
Con il diffondersi di Internet e delle nuove tecnologie di comunicazione, il mouse si è ritagliato uno spazio importante nella nostra vita quotidiana. L’utilizzo eccessivo dello strumento può indurre a patologia tecnologica: la tendinite da mouse.
Quest’ultima comporta una grave infiammazione del pollice e non ha nulla a che vedere con la sindrome del tunnel carpale (nervo del polso compresso da un legamento, ndr). Tra i soggetti più esposti annoveriamo coloro che per motivi professionali utilizzano il computer con grande intensità e frequenza: grafici, disegnatori e programmatori. Cause, sintomi e terapie. Con il contributo del Dott. Massimo Massarella, Medico Chirurgo specializzato in Ortopedia e Traumatologia.
Dott. Massarella, che cos’è la tendinite da mouse?
“Un’infiammazione che interessa alcuni tendini del pollice, collegata all’uso frequente dello strumento. La tendinite da mouse è una sindrome da sovraccarico del tendine ad duttore lungo del pollice e del tendine breve estensore, dettata da particolari movimenti”.
Nello specifico, quali movimenti determinano l’insorgenza della patologia?
“Ovviamente, per spostare il cursore sul videoterminale è necessario compiere dei movimenti con il mouse. La pressione esercitata dal braccio e dalla mano sullo strumento di lavoro, il primo dito in abduzione, portano all’infiammazione dei suddetti tendini”.
Quali sono i sintomi più evidenti?
“Possiamo riscontrare dolore e difficoltà di movimento del polso e del pollice”.
I malati aumentano in maniera esponenziale. Quali consigli si sente di dispensare?
“Non bisogna trascurare sintomi e campanelli d’allarme: se la patologia viene trascurata degenera con particolare danno a carico dei tendini. Alcune volte si associa anche una sofferenza del nervo mediano con presenza di formicolii alla mano, prime tre dita e diminuzione della loro sensibilità”.
In questi casi che genere di trattamento si privilegia?
“La terapia prevede l’uso di un opportuno tutore che mette il pollice a riposo (rizosplit), antinfiammatori ed antidolorifici locali, terapia fisica, tecar-terapia eionoforesi. Nei casi più acuti, potrebbe rendersi necessario il trattamento chirurgico”.
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