prof. Marcello Negri
L’uso della dulaglutide nella terapia del diabete tipo 2 è stato autorizzato dalla FDA (USA) a metà del 2014 e a dicembre dello stesso anno dall’omologo europeo.
La dulaglutide appartiene ad un gruppo di diversi agenti in studio da una decina di anni: è risultata il migliore per quanto riguarda efficacia (riduzione di HbA1c e del peso nei diabetici) e sicurezza (1). Si tratta di un analogo-agonista ad azione prolungata che si lega al recettore GPL-1 (Glucagon Like Peptide-1). GPL-1 viene fisiologicamente secreto dalle cellule L gastrointestinali a seguito di un pasto; agisce sulle isole di Langerhans determinando stimolazione della secrezione di insulina (cellule alfa) e inibizione di quella del glucagone (cellule beta); inoltre rallenta lo svuotamento gastrico.
Diabete tipo 2
I diabetici nel mondo sono 3.500.000, di cui circa il 90% è affetto dal tipo 2; si tratta di soggetti adulti, in sovrappeso, esposti a gravi complicanze che sono stretta conseguenza della mancata regolazione della glicemia. Pertanto, lo strumento diagnostico principe è il dosaggio di HbA1c (oltre che della glicemia); la terapia si fonda sulla dieta, sull’attività fisica e sulla somministrazione di biguanide, sulfaniluree e/o tiazolidinedioni, insulina. Si calcola che – per varie ragioni – circa la metà dei pazienti non raggiunge un equilibrio metabolico soddisfacente.
Studi clinici sulla dulaglutide
La dulaglutide trova indicazione soprattutto laddove la terapia con antidiabetici orali da soli o in associazione tra loro e/o con insulina non è in grado di mantenere l’HbA1c nei limiti della norma.
La dulaglutide viene somministrata per via sottocutanea una volta alla settimana; al Congresso dell’European Association for the Study of Diabetes (EASD), Stoccolma 14-18 settembre 2015, ne è stato presentato un iniettore a “penna”. Ad ottobre sarà in commercio in Italia.
In diabetici in trattamento con una sulfanilurea e/o metformina E. Araki et Al (2) hanno aggiunto un’iniezione settimanale di dulaglutide oppure un’iniezione giornaliera di insulina glargine (ritardo), riscontrando, a 26 settimane, nei primi maggiore riduzione dell’HbA1c rispetto ai secondi, e accettabili gli effetti avversi. In pazienti con analogo schema terapeutico – che, però, assumevano glimepiride anziché la sulfanilurea – Giorgino et Al. (3) hanno ottenuto gli stessi risultati.
Particolare attenzione merita il recente studio di L. Blonde et Al. (4) che sono partiti dalla considerazione che la maggior parte dei diabetici tipo 2 che devono ricorrere all’insulina abbandonano gli antidiabetici orali per l’associazione insulina pronta prandiale + quella ritardo una volta al giorno. Gli autori – in un trial condotto in un elevato numero di questi pazienti – hanno dimostrato la superiorità, a 52 settimane, della somministrazione di dulaglutide (settimanale) rispetto a quella di insulina glargine (ritardo, giornaliera).
Conclusione
T. Gurung et Al (5) in un ampia revisione della letteratura dal 2005 al 2014 concludono che la dulaglutide “è efficace nel trattamento del diabete tipo 2, con essa sono infrequenti le ipoglicemie e gli eventi avversi (diarrea, nausea, vomito), ma c’è bisogno di una più lunga osservazione per quanto concerne la sicurezza“.
E i pazienti? Hanno dato un giudizio nettamente positivo (6).
Bibliografia
1. J M Trujillo et Al. GLP-1 receptor agonists: a review of head-to-head clinical studies. Ther Adv Endocrinol Metab 2015, 6, 19.
2. E Araki et Al. Efficacy and safety of once-weekly dulaglutide in combination with sulphonilurea and or biguanide compared with once-daily insulin glargine. Diabetes Obes Metab 2915,. Jul 14 doi:10.1111/dom. 12540.
3. F Giorgino et Al. Efficacy and safety of once-weekly dulaglutide versus once-daily insulin glargine in patients with T2 Diabetes on metformin and glimepiride. Diabetes Care 2015, Jun 18, pii:dc 141625.
4. L Blonde et Al. Once-weekly dulaglutide versus bedtime insulin glargine, both in combination with prandial insulin lispro, in patients with type 2 diabetes (AWARD-4). Lancet 2015, 385, 9982, 2057.
5. T Gurung et Al. A novel long-acting glucagon-like peptide receptor-agonist dulaglutide Diabetes Metab Syndr Obes 2015, 8, 363.
6. M Reaney et Al. Treatment satisfaction in people with T2 diabetes mellitus treated with once-weekly dulaglutide.Diabetes Obes Metab 2015, 9, 896.